Articoli Diritto del Lavoro - Pagina 4

Risoluzione del rapporto di lavoro

Il rapporto di lavoro può venir meno per varie cause. Le più importanti che realizzano la conclusione degli effetti del contratto di lavoro sono le dimissioni e la risoluzione consensuale (oltre al licenziamento). Nei paragrafi che seguono analizzeremo nel dettaglio la disciplina della risoluzione del rapporto di lavoro con accordo tra le parti, nonché le dimissioni volontarie.

Fondi pensione: sono davvero convenienti?

l fondi pensione sono tipologie di investimento aventi quale loro prestazione tipica quella di garantire una rendita pensione all’iscritto a partire dal momento del pensionamento, a complemento della pensione erogata dall’Inps, da cui è completamente separato.

Contratto di collaborazione occasionale

Con la denominazione collaborazione occasionale s’intende una fattispecie di contratto attraverso il quale una parte assume l’altra parte a svolgere un determinato lavoro per un breve periodo di tempo. Tra il committente ed il prestatore d’opera manca un vincolo di subordinazione e la collaborazione deve essere considerata come occasionale. Ecco come viene disciplinata.

Licenziamento giustificato per inadempimento del lavoratore

Il datore di lavoro nell’esercizio del proprio potere disciplinare può licenziare il proprio lavoratore nel caso in cui quest’ultimo sia inadempiente ai propri doveri. Il licenziamento disciplinare soggiace ad alcuni requisiti di carattere sostanziale e procedurale, che è bene conoscere perché costituiscono dei limiti al legittimo esercizio di esso.

Dimissioni del dipendente per giusta causa

Le dimissioni del dipendente per giusta causa rappresentano un’ipotesi particolare di dimissioni del lavoratore subordinato. In questo caso, il dipendente potrà recidere dal contratto, senza essere obbligato a dare al proprio datore di lavoro alcun tipo di preavviso.

Assegno di ricollocazione: cos’è e come funziona

Cos’è un assegno di ricollocazione e a che cosa serve? Come richiederlo e a chi spetta il voucher disoccupazione?

Ci sono limiti alle retribuzioni variabili?

Molti lavoratori, dipendenti di grandi aziende, non ricevono sempre lo stesso importo in busta paga fruendo di una retribuzione variabile. E allora ci si chiede fino a che punto possono variare gli importi e soprattutto se vi sono limiti imposti dalla legge. Vediamo ora in cosa consiste la retribuzione variabile e se è effettivamente conveniente per il lavoratore e le aziende.

Mobbing o Straining sul lavoro: cosa fare?

Mobbing e straining due facce della stessa medaglia ed un unico comun denominatore: lesione dei diritti inviolabili della persona

Come funziona quota 100?

A partire da aprile 2019, il cittadino con almeno 38 anni di contributi e un’età minima di 62 anni potrà decidere di andare in pensione, in armonia con quanto disposto dal decreto legge n. 4 del 2019, allo stato in fase di conversione in legge.

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