Le nostre guide giuridiche - Pagina 75

Quando si può negare l'affido congiunto?

La regola generale dell’affido congiunto, può essere derogata eccezionalmente dai giudici in presenza di fattispecie particolari contrarie all’interesse supremo della prole, in quanto pregiudizievoli alla loro crescita psico-fisica.

L’handicap e il trasferimento di sede

Nel seguente articolo, verrà analizzato ove è possibile ricorrere in giudizio a causa di un trasferimento di sede per un soggetto che assiste un parente convivente gravemente invalido.

È possibile recuperare un credito senza l'aiuto di un avvocato?

La collezione di clienti inadempienti si arricchisce ogni giorno di più. Prima di richiedere l’aiuto di un avvocato, è possibile tentare di recuperare un credito in modo autonomo? In quest’articolo vedremo a quali armi mette a disposizione la legge.

Quando avviene il risarcimento danni per morte del congiunto?

In caso di morte del congiunto, dovuta ad un sinistro, ai soggetti vicini spetta il risarcimento del danno non patrimoniale, ovvero a titolo personale e non ereditario.

L'affidamento esclusivo del padre

Il giudice può negare l’affidamento della prole alla madre, quando compia condotte vessatorie o pregiudizievoli, nei loro confronti, che siano contrarie all’interesse dei minori ad una crescita sana ed equilibrata.

Il tasso sostitutivo bancario

Un soggetto conveniva in giudizio una banca, eccependo l’impossibilità di quest’ultima a procedere a esecuzione forzata in quanto il mutuo che aveva disposto nei suoi confronti era da considerarsi usuraio; inoltre chiede l’accertamento dell’illiquidità del credito azionato dalla banca per indeterminatezza e/o indeterminabilità della clausola interessi, operando quindi l’art. 117 comma 6 e 7 del TUB, nonché l’inazionabilità del mutuo come titolo esecutivo.

Quando è possibile pignorare un immobile?

Il pignoramento di un immobile è l’atto con il quale inizia l’espropriazione forzata immobiliare. Questo tipo di espropriazione ha infatti a oggetto i beni immobili del debitore con le loro pertinenze, nonché i diritti reali di godimento su beni immobili (artt. 555-598 c.p.c.).

Quando un lavoratore può dare le dimissioni per giusta causa?

Il lavoratore che vuole dare le dimissioni deve comunicarle anticipatamente al proprio datore di lavoro, rispettando quello che viene chiamato obbligo di preavviso. In caso contrario, egli sarà obbligato a indennizzare il datore.

Quando si può richiedere l’assegno di mantenimento?

L’assegno di mantenimento versato in caso di separazione o divorzio a favore del coniuge più debole a livello economico, rappresenta una fattispecie molto complessa e con varie implicazioni non semplici da dipanare, come i requisiti necessari per ottenere il mantenimento stesso, oppure le circostanze che il giudice deve valutare per stabilire ad esempio il tenore di vita mantenuto durante il matrimonio dai coniugi, o ancora la presenza tra questi ultimi di eventuali disparità economiche dopo la separazione della coppia.

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